L’accesso dei cittadini di origine straniera nei servizi crea negli operatori non poche difficoltà di gestione.
Le ragioni di tale difficoltà sono molteplici e di solito vengono ricondotte a due macro categorie:
Tale difficoltà è da un lato conseguenza della mancanza di percorsi formativi degli operatori che li mettano in grado di gestire le differenze culturali in contesti professionali.
Dall’altro lato dipende da una scarsa riflessione sulle pressioni e le conseguenti trasformazioni che i cittadini di origine straniera producono sulle routine professionali degli operatori.
A partire da queste due considerazioni la consulenza interculturale si indirizza a: