Nella società attuale non è più possibile immaginare di gestire i servizi sociali senza un’accurata pianificazione, ma soprattutto senza una logica sovracomunale e integrata fra attori differenti.
Non lo chiede solo la norma 328/2000, ma soprattutto il cittadino, sempre più mobile, digitalizzato, attento ad esigere i propri diritti, multi problematico e spesso senza riferimenti comunitari significativi.
Leggere i bisogni, individuare le risposte adeguate, reperire e allocare le risorse, creare nuove collaborazioni tra più soggetti e agenzie, è il compito strategico che si assume il Piano di Zona di Dalmine